Melpignano

Melpignano

Descrizione

Melpignano Lipignana in griko, la numerosa presenza di menhir e dolmen colloca la nascita del centro nell'Età del bronzo, diverse ipotesi la farebbero risalire ai Greci del Peloponneso o grazie a Melpinius un centurione che ottenne in sorte queste terre. Colonizzata dai Romani, cadde per oltre cinque secoli sotto la dominazione greco-bizantina che ne influenzò radicalmente gli usi, i costumi e la lingua locale.

Piazza San Giorgio completamente perimetrata da un porticato è una delle poche che conserva i portici rinascimentali a tutto sesto, rarissimo esempio in Puglia di architettura realizzata a fini commerciali.

A destra della Piazza la chiesa di San Giorgio risalente ai primi decenni del XVI secolo, tra il 1785 e il 1794, è stata ristrutturata ed ampliata, conserva il portale originale cinquecentesco con l'altorilievo raffigurante san Giorgio che uccide il drago.

Completamente addossata alla matrice la Chiesa dell'Assunzione della Vergine, edificata intorno ai primi anni del XVI secolo mantiene integra la struttura architettonica originaria.

Alla periferia del paese, costruita tra la fine del XVI e la metà del XVII secolo, la Chiesa e Convento degli Agostiniani, famosa in tutto il mondo perché teatro del concertone del Festival della notte della taranta.

Proseguendo dalla Piazza su Via Roma ci si trova davanti al monumentale Palazzo Marchesale Castriota Scanderberg, costruito nel Seicento, mostra in maniera evidente la sua origine di impianto difensivo, riscontabile nelle torri di vedetta e le mura di difesa con i camminamenti di ronda. È caratterizzato da un ampio e splendido giardino retrostante, ed è sede del Museo Storico del Tarantismo.

Di fronte invece vi è un parco giochi immerso nel verde caratterizzato, da un anfiteatro e da un caffè punto di ritrovo per famiglie e giovani di tutte le età.

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