Soleto

Soleto

Descrizione

Sulíto/Σουλίτο in griko, il nome deriverebbe dalla parola sole presente anche nello stemma comunale. Secondo altre ipotesi, invece, si riferisce a basoleto (syllithos in greco), la pietra per cui è conosciuto in tutto il territorio.

Soleto è uno dei siti neolitici più noti del Salento per i numerosi ritrovamenti, ed un fondamentale asse viario che collegava i più importanti centri messapici. Nel corso di scavi archeologici è stato individuato e documentato il tracciato nord delle vecchie mura ed un preesistente insediamento risalente alla fine dell'età del ferro.

Un altro rinvenimento importante è  del 2003 “la mappa di Soleto”, la più antica mappa geografica occidentale proveniente dall'antichità classica, datata al VI-V secolo a.C.

Il periodo di massimo splendore della cittadina risale all’età Medioevale, e coincide con la storia della Contea di Soleto di cui facevano parte diversi paesi dell’attuale Grecìa Salentina. Sicuramente il protagonista più famoso è Raimondello Orsini del Balzo, principe di Taranto, sposo di Maria d'Enghien contessa di Lecce, che dopo la morte del marito continuò ad interessarsi di Soleto.

Per celebrare la potenza degli Orsini del Balzo, nel 1397, Raimondello volle costruirea la Guglia che i con i suoi 40 metri di altezza doveva comunicare la sua forza e la sua autorità ben visibile su tutto il territorio dal Mare Adriatico al Mar Ionio.

A Maria d'Enghien, si deve la realizzazione di un altro monumento simbolo della cittadina la Chiesetta di Santo Stefano greco-bizantina, un gioiello del XIV secolo in stile romanico, nelle pareti interne completamente affrescate sono rappresentati i misteri della fede cristiana.

Di notevole fattura anche le altre chiese, di varie epoche, distribuite su tutto il territorio. Soleto è ricco di storia e di arte e merita senz’altro una visita approfondita.

Documenti e link

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