Sternatia

Sternatia

Descrizione

Starnaìtta o Χώρα in griko traslitterato Chóra, l'etimologia del nome è incerta.

Ritrovamenti ceramici attestano la nascita del primo insediamento abitativo al periodo dell'Impero romano, con la sua caduta il feudo passò al dominio bizantino. In questo periodo Sternatia divenne uno dei centri principali dell'area ellenofona salentina; fu dotata di mura cittadine, furono costruiti un castello fortificato e torrioni di difesa. I Bizantini diffusero le loro leggi, le loro usanze e la loro lingua. Ancora oggi il griko, è parlato dai suoi abitanti. Allo sviluppo di Sternatia contribuì anche un importante centro di cultura gestito dai monaci basiliani, l'Abbazia di San Zaccaria, sede di copiatura e riproduzione libraria del vastissimo patrimonio culturale greco.

Diverse chiese, di varie epoche e di notevole fattura, sono distribuite sul territorio, la Chiesa Maria SS. Assunta, fu edificata agli inizi del XVIII secolo in sostituzione di una chiesa preesistente di dimensioni più piccole. Spettacolare e di grande effetto, il campanile, visibile da chilometri di distanza, sorge in posizione arretrata rispetto alla chiesa, ultimato nel 1790, ha le prime quattro sezioni a base quadrata e l'ultima ottagonale con cupola maiolicata.

Il complesso conventuale dei Domenicani fu fondato tra il 1491 e il 1513, la chiesa era intitolata a Santa Maria di Tricase, la costruzione attuale risale, invece, al 1709. Il convento, che si sviluppa attorno al chiostro quadrangolare, è attualmente sede municipale.

A pochi passi dalla Chiesa Madre si trova Palazzo Granafei sorge sui resti di un castello bizantino, antico quartier generale della città di Otranto. In stile barocco il palazzo della prima metà del Settecento è strutturato in tre livelli distribuiti attorno a una corte interna. Il primo piano è decorato con affreschi rococò di scene mitologiche e di divinità, mentre la parte retrostante è più sobria ed austera.

Documenti e link

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